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El grupo se originó en el barrio Vomero de Nápoles con la unión de Lino Vairetti (voz), Danilo Rustici (guitarra), Massimo Guarino (batería), Lello Brandi (bajo), de la primera formación de la banda Città Frontale, y Elio D'Anna (flauta y saxo), ex miembro de los Showmen. Osanna fue una de las primeras bandas del mundo en presentarse teatralmente en sus espectáculos, con trajes y caras maquilladas. Sus actuaciones también fueron apoyadas por coreografías creadas a través de la teatralidad de la tradición mediterránea con referencias a la commedia dell'arte, la cual es una forma de entretenimiento nacida en Italia en el siglo XVI, que se diferencia de otros géneros teatrales de la época por la profesionalidad de los actores.
Llegó a grabar varias canciones en inglés, con un estilo inconfundible y tocaron junto a Genesis en la gira de 1971.
En un anterior artículo comentamos sus comienzos y primer álbum L'oumo: 1971: El hombre de Osanna
Un anterior artículo lo dedicamos a su segundo álbum Preludio tema variazioni canzona publicado en 1972: 1972: Preludio Tema Variazioni Canzona de Osanna
Este artículo lo dedicamos a su tercer álbum Palepoli.
La intensa actividad de actuaciones en vivo continúa en 1973. En el verano el grupo organiza en Nápoles el encuentro llamado Be-In en el que participa lo mejor de la escena progresiva italiana. El evento demuestra ser un éxito musical y público, pero también una gran grieta económica para las finanzas de la banda.
En ese año se lanzó el álbum Palepoli, que es considerado uno de los mayores exitos del progresivo italiano. Es un álbum conceptual que consta de dos largas composiciones, que se desarrollan en torno al contraste entre tradición y modernidad, entre el impulso de innovar que contrasta con la recuperación de la tradición popular con un breve interludio. La música es, de hecho, una mezcla sonora de registros musicales antiguos y modernos, desde la improvisación de free jazz, hasta la recuperación del folk napolitano, pasando por riffs de hard rock y partituras derivadas del blues. Palepoli, que significa ciudad antigua, se opone idealmente a la moderna Neapoli, fría y distante cerrada en su egoísmo metropolitano. El álbum es seguido por una gira teatral del mismo nombre escrita con Tony Newiller, sobre la historia de la cultura popular napolitana, puesta en escena por el grupo con la participación de una compañía de artistas, mimos y bailarines.
Lista de canciones
Letra, música y arreglos por Osanna.
Cara A
Cara B
Enlace al álbum completo: OSANNA Palepoli [Full Album HQ]
Videos:
Créditos
- Elio D'Anna - saxofón (soprano y barítono), saxofón eléctrico (tenor y contralto), flauta, flautín, coros
- Danilo Rustici - guitarra eléctrica, guitarra acústica, guitarra de doce cuerdas y de acero, órgano, coros
- Lino Vairetti - voz, sintetizador (ARP), melotrón, guitarra de doce cuerdas
- Lello Brandi - bajo, pedalera, guitarra
- Massimo Guarino - batería, percusión, vibráfono, campana, coros
- Plinio Chiesa - grabación, mezcla
Sencillo
En Italia se publicó el sencillo con fragmentos de Oro Caldo y Animale Senza Respiro.
Reediciones
El álbum no fue publicado fuera de Italia hasta 1980 que lo fue en Japón. Fue publicado por primera vez en CD en 1987 en Japón. Fue publicado remasterizado en CD en 2004.
En 2007 fue publicado en vinilo rojo en edición limitada. Lo mismo en 2016 y 2018.
Letras
Oro caldo
Gioia di vivere in un mondo vero
Dove c'è l'amore nelle case
La realtà di un attimo vissuto:
C'è una folla che mi grida:
Fuje 'a chistu paese
Fuje 'a chistu paese
Parole, penziere, perzone
Nun vanno ddaccordo nemmanco nu mese
Fuje 'a chistu paese
Fuje 'a chistu paese
L'ammore, 'na casa, nu munno
So 'ccose luntane a 'sta gente ddjuna
E' una folla che mi grida: fame!
La sua giostra è chiusa in una farsa
Gente piena di segreti umani
Vecchie menti stanche di sperare
Profondi solchi di trincee
Come le rughe di chi ha pianto mai
Il mondo è polvere di noi
C'è nebbia nella mente mia
"Organizziamoci fra noi
Casa, lavoro avremo e poi..."
Falso, giusto, falso, giusto...
Oro caldo cola da una tromba ormai;
L'ombra di una nota fredda, muta esce da lei
Fogli di un giornale, che non vive più
Una cicca consumata come il tempo va
Ghiacci volti stanchi vanno senza età;
Come viole che nessuno suonerà;
E una mano graffia il viso tuo!
E' un mercato umano di pietà! Oh, no!
L'esile figura, espressione pia
È bagnata da una pioggia di fragilità
Apre le sue mani, la sua fede dà
Una luce come argento vecchio brillerà...
Una scia di vento corre verso me
Nei suoi vortici trascina la realtà
Sento freddo nei pensieri miei
Mille voci mi calpestano! Oh, no!
Oro caldo vola, è una bomba ormai
L'ombra di una vita nuda fredda, esce da lei
Sfoglio il mio giornale ma non vivo più
La mia vita consumate mentre il tempo va...
Falso, giusto, falso, giusto...
Stanza città
Gente distrutta e una città di più
Cerca se puoi, cerca Palepoli
La realtà di una età senza noi
Folle di bimbi avidi
Case con donne gravide
Giochi e mestieri d'uomini
L'ilarità di un Pulcinella
Cerca se puoi, dentro Palepoli
La realtà di una età senza noi, senza poi...
"Storia di una città che non ha senso
Ma siamo avanti ormai con il progresso
Il Progresso siamo noi e il benessere è tra voi
Chi produce siamo noi, ma il lavoro avete voi
Stanza città intorno
E in mente che: c'è un'altra vita
Stasi di corpi in bianche trinità:
La mia follia…
Voglio vivere in un mondo vero
Dove c'è l'amore nelle case
La realtà di un attimo vissuto
Dove c'è una follia che grida
Animale Senza Respiro
Da un Olimpo innalzerai
Sacri altari per gli dei.
Giacerà nei tuoi templi,
Muta, l'immortalità.
Brucerai aspri incensi
E in quel fumo annegherai.
Falsi miti invocherai.
Animale! Animale! Crollerai! Crollerai!
Animale senza più respiro,
Massa informe di materia umana,
Vaghi con la mente in un delirio che non ha più fine dentro te.
Paghi con la vita le rovine che segnato sull'umanità.
Non ha più tempo,
Non hai più ore,
Non hai più forza di credere in te.
In questo metro di vita che hai.
Cerchi l'aria di un respiro.
Non hai più tempo,
Non hai più ore,
Non sei più niente.
Nuvole di lana fredda coprono la tua agonia.
Un lamento al cielo involerai verso gli dei.
Nessun senso ha quel Dio che dice: sono Io! Sono Io!
Sentilo in quel soffio che respiri e non sai che è lui.
La purezza di una infanzia
Violentata in noi
Che tu pagherai...
Utopia di civiltà,
Dal fango dietro te
Maschere di noi,
Falsa verità,
Volti nuovi e poi... la libertà.
Hai distrutto la mia età,
La mia forza è vuota. Animale!
Utopia di civiltà, pioggia di viltà, hai creato.
No! Non rivivranno mai maschere di noi, false verità.
Voglio ancora sogni di campane che suonano.
Poche ore di viltà
Vivranno ancora in te.
Poche ore di viltà
Vivranno ancora in te.
Brucerai.
Animale brucerai.
Le mani tenderai ma,
L'odio che tu hai,
Non morirà, non morirà.
Brucia fiamma terrena,
Brucia il suo corpo,
Perché la sua morte,
Dalla furia del vento,
Viene travolta con sé.
Brucia fiamma terrena,
Brucia il suo corpo,
Perché la sua morte,
Dalla furia del vento,
Viene travolta con sé.
Animale senza più respiro,
Con la morte già sul volto tuo.
Prega la tua ora nel silenzio per l'inferno che hai creato.
Il tuo dio non odia il tuo respiro.
Sguardi nel cielo: la follia divina,
Che vola, che ride, che danza.
Qui sulla terra la gente meschina per fare lo stesso s'ammazza.
Quante speranze di cuori dorati,
Lambiscono un canto che s'alza.
Ma nello spazio di un'alba vicina,
Quel canto è una festa di guerra.
Visi di roccia tra fiumi di pianto
Dipingono gli occhi degli astri
E sulle bocche uno sputo d'amore
S'informa di un riso di morte.
Buena publicación llena de información, un saludo de ANTIGÜEDADES DEL MUNDO
ResponderEliminarMuchas gracias. Saludos
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